Mammografia

Mammografia

Mammografia


La mammografia è un esame radiologico non invasivo che consente di visualizzare i tessuti interni del seno attraverso raggi X a bassa dose. È lo strumento principale nella diagnosi precoce del cancro alla mammella, soprattutto nelle donne asintomatiche a partire dai 40 anni.

È un esame rapido, sicuro e fondamentale per ridurre la mortalità per tumore al seno, grazie alla possibilità di individuare lesioni ancora molto piccole e non palpabili durante l'autopalpazione o la visita clinica.

A cosa serve la Mammografia

La mammografia serve a identificare precocemente noduli, microcalcificazioni, cisti e alterazioni del tessuto mammario. È il primo passo in caso di sospetti clinici e viene raccomandata anche in assenza di sintomi.

È utilizzata sia in ambito preventivo (screening) sia diagnostico, soprattutto per monitorare pazienti ad alto rischio o che hanno già avuto alterazioni mammarie in passato.

Come funziona la Mammografia

Durante l’esame, il seno viene posizionato su una piastra e leggermente compresso da un’altra piastra trasparente. Questo serve a ottenere immagini più nitide, ridurre la dose di radiazione e stabilizzare il tessuto.

La compressione può causare un leggero fastidio, ma dura solo pochi secondi. L’esame completo dura circa 10-15 minuti e viene analizzato da un radiologo senologo specializzato.

Quali sono i tipi di Mammografia

Mammografia Convenzionale

È la forma tradizionale dell’esame, che produce immagini bidimensionali del seno. È ancora molto diffusa e offre buoni risultati nelle donne con tessuto mammario non denso.

È indicata per il controllo periodico nelle donne sopra i 50 anni e per i programmi di screening pubblico. Non richiede uso di mezzi di contrasto.

Mammografia Digitale

Utilizza sensori elettronici al posto della pellicola, permettendo l’elaborazione digitale delle immagini. Offre maggiore precisione e contrasto, soprattutto nelle donne più giovani o con seno denso.

Consente anche l’archiviazione elettronica delle immagini e la possibilità di ingrandire aree sospette per un’analisi più dettagliata.

Tomosintesi (Mammografia 3D)

Tecnologia avanzata che acquisisce immagini tridimensionali del seno da diverse angolazioni. È molto utile per migliorare l’accuratezza diagnostica e ridurre i falsi positivi.

È particolarmente indicata in caso di dubbio clinico, tessuto mammario denso o familiarità per cancro al seno.

Quali patologie possono essere rilevate con la Mammografia

  • Carcinoma mammario – Tumore maligno del tessuto mammario.
  • Microcalcificazioni – Depositi di calcio associati a lesioni precancerose.
  • Cisti mammarie – Formazioni liquide benigne.
  • Fibroadenomi – Noduli benigni comuni in donne giovani.
  • Papillomi intraduttali – Crescite benigne nei dotti del seno.
  • Asimmetrie strutturali – Differenze tra i due seni che meritano approfondimento.
  • Tumori lobulari o duttali in situ – Lesioni precoci rilevabili solo con imaging.

Quando è indicata la Mammografia

  • Donne oltre i 40 anni – Per screening preventivo annuale o biennale.
  • Presenza di nodulo palpabile al seno – Da confermare e caratterizzare.
  • Dolore mammario persistente – Soprattutto se unilaterale.
  • Secrezioni anomale dal capezzolo – Specialmente se sierose o ematiche.
  • Familiarità per tumori mammari – Controlli anticipati e frequenti.
  • Alterazioni cutanee del seno – Retrazione, arrossamento o cambiamenti della pelle.
  • Follow-up post-chirurgico o oncologico – Per monitorare eventuali recidive.

Cure pre e post Mammografia

Non è necessaria alcuna preparazione specifica. Si consiglia di evitare l’uso di deodoranti, talchi o lozioni nella zona ascellare il giorno dell’esame, poiché possono interferire con le immagini.

Dopo l’esame, si può tornare immediatamente alle attività quotidiane. In caso di sospetti, il radiologo potrà indicare ulteriori accertamenti, come ecografia o biopsia.

Controindicazioni della Mammografia

La mammografia non è indicata in donne in gravidanza, per via dell’uso di raggi X, salvo necessità cliniche stringenti. In caso di allattamento, può risultare meno efficace per via della densità del tessuto ghiandolare.

Nei casi di dolore acuto o infiammazione del seno, l’esame può essere posticipato o sostituito da un’ecografia mammaria.

Alternative per chi non può fare la Mammografia

  • Ecografia mammaria – Ottima per seni densi o pazienti giovani.
  • Risonanza magnetica (RM) del seno – Usata nei casi di alto rischio genetico o per valutare estensione tumorale.
  • Tomosintesi – Alternativa più sensibile in caso di mammografie inconcludenti.
  • Biopsia guidata – Se l’anomalia richiede conferma istologica.
  • Esame clinico senologico – Visita specialistica per valutazione manuale e visiva.
  • Elastografia – Tecnica ecografica che misura la rigidità dei tessuti.

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